
Frutta e verdure nelle scuole


La festa dell’arancia ha voluto essere un’immersione nella cultura e nei profumi del frutto, familiare a tutti i bambini, da alcuni amato da altri meno, il tutto per far scoprire a tutti gli innumerevoli benefici di questo strepitoso frutto. L’attività si è svolta all’insegna dell’allegria e della scoperta sensoriale.
“Frutta e verdura nelle scuole” è un programma promosso dall’Unione Europea, realizzato dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, e svolto in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Ministero della Salute, Agea, le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano.
Il programma è rivolto ai bambini che frequentano la scuola primaria (6-11 anni) e ha lo scopo di incrementare il consumo dei prodotti ortofrutticoli e di accrescere la consapevolezza dei benefici di una sana alimentazione.
L’obiettivo del programma è quello di:
-divulgare il valore ed il significato della stagionalità dei prodotti;
-promuovere il coinvolgimento delle famiglie affinché il processo di educazione alimentare avviato a scuola continui anche in ambito familiare;
-diffondere l’importanza della qualità certificata: -prodotti a denominazione di origine (DOP, IGP), di produzione biologica;
-sensibilizzare gli alunni al rispetto dell’ambiente, approfondendo le tematiche legate alla riduzione degli sprechi dei prodotti alimentari.
Frutta e verdura nelle scuole è anche uno spot TV! I nostri personaggi ispirati all’arancia e al finocchio – apparsi nelle tv tematiche nazionali e sui canali RAI – ci spiegano l’importanza del consumo di frutta e verdura da parte dei bambini, in tante occasioni durante la giornata!
Le lingue, con tutto l’insieme di implicazioni che esse rappresentano per l’identità, la comunicazione, l’integrazione sociale, l’istruzione e lo sviluppo, sono di importanza strategica per le persone ed il pianeta.
La Giornata internazionale della Lingua Madre fu proclamata dalla Conferenza Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (UNESCO) nel novembre del 1999 (30C/62). Dal 2000 essa viene celebrata ogni anno per promuovere la diversità linguistica e culturale ed il poliglottismo.
La data intende commemorare il 21 febbraio 1952, in cui alcuni studenti furono colpiti e uccisi dalla polizia a Dacca, la capitale dell’attuale Bangladesh, mentre manifestavano per il riconoscimento della loro lingua, il bengalese, come una delle due lingue nazionali dell’allora Pakistan.